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Il risanamento, attraverso un Piano di Recupero, della storica Villa Clari-Monzini nel Comune di Cassinetta di Lugagnano, la villa più antica del luogo, probabilmente costruita tra la fine del XV secolo e i primi anni del ‘500, è stato l’oggetto del complesso progetto inteso a creare residenze in una dimora storica, originariamente abitazione padronale nobile con annessi servizi, quali cascina, torchio, stalle e grande parco retrostante. La villa si sviluppa su tre piani con un portico di cinque campate a trabeazione liscia, con all’interno affreschi ottocenteschi. La ricerca originale di un impianto simmetrico coinvolge non solo la facciata della Villa ma anche le stesse pertinenze rustiche e tende ad ordinare l’intero complesso edificato e le due corti rustiche attorno al medesimo asse di simmetria su cui è organizzata la composizione della Villa padronale, in cui è inglobata una piccola chiesa dedicata ad oratorio di Sant’Anna. Il complesso della Villa Clari-Monzini fu frazionato nel tempo dai Monzini in appartamenti ed affittata a diverse famiglie. Lo stato degli edifici era pessimo, dovuto alla assoluta mancanza di manutenzione. I criteri posti alla base del progetto di intervento sono stati una diretta conseguenza della lettura dello stato attuale del complesso edilizio, dell’analisi della peculiarità e pregi architettonici ed ambientali, delle condizioni statiche e manutentive degli edifici. Il giudizio inequivocabile di edificio di particolare valore architettonico-storico-ambientale ha imposto interventi di tipo conservativo dei prospetti principali e degli elementi architettonici e decorativi presenti. Il salone principale della Villa riccamente decorato con affreschi dell’epoca ed i soffitti lignei a cassettone anch’essi decorati, sono stati accuratamente restaurati. La destinazione finale degli edifici, per un totale 15500 mc, è quella residenziale.
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Il risanamento, attraverso un Piano di Recupero, della storica Villa Clari-Monzini nel Comune di Cassinetta di Lugagnano, la villa più antica del luogo, probabilmente costruita tra la fine del XV secolo e i primi anni del ‘500, è stato l’oggetto del complesso progetto inteso a creare residenze in una dimora storica, originariamente abitazione padronale nobile con annessi servizi, quali cascina, torchio, stalle e grande parco retrostante. La villa si sviluppa su tre piani con un portico di cinque campate a trabeazione liscia, con all’interno affreschi ottocenteschi. La ricerca originale di un impianto simmetrico coinvolge non solo la facciata della Villa ma anche le stesse pertinenze rustiche e tende ad ordinare l’intero complesso edificato e le due corti rustiche attorno al medesimo asse di simmetria su cui è organizzata la composizione della Villa padronale, in cui è inglobata una piccola chiesa dedicata ad oratorio di Sant’Anna. Il complesso della Villa Clari-Monzini fu frazionato nel tempo dai Monzini in appartamenti ed affittata a diverse famiglie. Lo stato degli edifici era pessimo, dovuto alla assoluta mancanza di manutenzione. I criteri posti alla base del progetto di intervento sono stati una diretta conseguenza della lettura dello stato attuale del complesso edilizio, dell’analisi della peculiarità e pregi architettonici ed ambientali, delle condizioni statiche e manutentive degli edifici. Il giudizio inequivocabile di edificio di particolare valore architettonico-storico-ambientale ha imposto interventi di tipo conservativo dei prospetti principali e degli elementi architettonici e decorativi presenti. Il salone principale della Villa riccamente decorato con affreschi dell’epoca ed i soffitti lignei a cassettone anch’essi decorati, sono stati accuratamente restaurati. La destinazione finale degli edifici, per un totale 15500 mc, è quella residenziale.
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Il risanamento, attraverso un Piano di Recupero, della storica Villa Clari-Monzini nel Comune di Cassinetta di Lugagnano, la villa più antica del luogo, probabilmente costruita tra la fine del XV secolo e i primi anni del ‘500, è stato l’oggetto del complesso progetto inteso a creare residenze in una dimora storica, originariamente abitazione padronale nobile con annessi servizi, quali cascina, torchio, stalle e grande parco retrostante. La villa si sviluppa su tre piani con un portico di cinque campate a trabeazione liscia, con all’interno affreschi ottocenteschi. La ricerca originale di un impianto simmetrico coinvolge non solo la facciata della Villa ma anche le stesse pertinenze rustiche e tende ad ordinare l’intero complesso edificato e le due corti rustiche attorno al medesimo asse di simmetria su cui è organizzata la composizione della Villa padronale, in cui è inglobata una piccola chiesa dedicata ad oratorio di Sant’Anna. Il complesso della Villa Clari-Monzini fu frazionato nel tempo dai Monzini in appartamenti ed affittata a diverse famiglie. Lo stato degli edifici era pessimo, dovuto alla assoluta mancanza di manutenzione. I criteri posti alla base del progetto di intervento sono stati una diretta conseguenza della lettura dello stato attuale del complesso edilizio, dell’analisi della peculiarità e pregi architettonici ed ambientali, delle condizioni statiche e manutentive degli edifici. Il giudizio inequivocabile di edificio di particolare valore architettonico-storico-ambientale ha imposto interventi di tipo conservativo dei prospetti principali e degli elementi architettonici e decorativi presenti. Il salone principale della Villa riccamente decorato con affreschi dell’epoca ed i soffitti lignei a cassettone anch’essi decorati, sono stati accuratamente restaurati. La destinazione finale degli edifici, per un totale 15500 mc, è quella residenziale.
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Il risanamento, attraverso un Piano di Recupero, della storica Villa Clari-Monzini nel Comune di Cassinetta di Lugagnano, la villa più antica del luogo, probabilmente costruita tra la fine del XV secolo e i primi anni del ‘500, è stato l’oggetto del complesso progetto inteso a creare residenze in una dimora storica, originariamente abitazione padronale nobile con annessi servizi, quali cascina, torchio, stalle e grande parco retrostante. La villa si sviluppa su tre piani con un portico di cinque campate a trabeazione liscia, con all’interno affreschi ottocenteschi. La ricerca originale di un impianto simmetrico coinvolge non solo la facciata della Villa ma anche le stesse pertinenze rustiche e tende ad ordinare l’intero complesso edificato e le due corti rustiche attorno al medesimo asse di simmetria su cui è organizzata la composizione della Villa padronale, in cui è inglobata una piccola chiesa dedicata ad oratorio di Sant’Anna. Il complesso della Villa Clari-Monzini fu frazionato nel tempo dai Monzini in appartamenti ed affittata a diverse famiglie. Lo stato degli edifici era pessimo, dovuto alla assoluta mancanza di manutenzione. I criteri posti alla base del progetto di intervento sono stati una diretta conseguenza della lettura dello stato attuale del complesso edilizio, dell’analisi della peculiarità e pregi architettonici ed ambientali, delle condizioni statiche e manutentive degli edifici. Il giudizio inequivocabile di edificio di particolare valore architettonico-storico-ambientale ha imposto interventi di tipo conservativo dei prospetti principali e degli elementi architettonici e decorativi presenti. Il salone principale della Villa riccamente decorato con affreschi dell’epoca ed i soffitti lignei a cassettone anch’essi decorati, sono stati accuratamente restaurati. La destinazione finale degli edifici, per un totale 15500 mc, è quella residenziale.
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Il risanamento, attraverso un Piano di Recupero, della storica Villa Clari-Monzini nel Comune di Cassinetta di Lugagnano, la villa più antica del luogo, probabilmente costruita tra la fine del XV secolo e i primi anni del ‘500, è stato l’oggetto del complesso progetto inteso a creare residenze in una dimora storica, originariamente abitazione padronale nobile con annessi servizi, quali cascina, torchio, stalle e grande parco retrostante. La villa si sviluppa su tre piani con un portico di cinque campate a trabeazione liscia, con all’interno affreschi ottocenteschi. La ricerca originale di un impianto simmetrico coinvolge non solo la facciata della Villa ma anche le stesse pertinenze rustiche e tende ad ordinare l’intero complesso edificato e le due corti rustiche attorno al medesimo asse di simmetria su cui è organizzata la composizione della Villa padronale, in cui è inglobata una piccola chiesa dedicata ad oratorio di Sant’Anna. Il complesso della Villa Clari-Monzini fu frazionato nel tempo dai Monzini in appartamenti ed affittata a diverse famiglie. Lo stato degli edifici era pessimo, dovuto alla assoluta mancanza di manutenzione. I criteri posti alla base del progetto di intervento sono stati una diretta conseguenza della lettura dello stato attuale del complesso edilizio, dell’analisi della peculiarità e pregi architettonici ed ambientali, delle condizioni statiche e manutentive degli edifici. Il giudizio inequivocabile di edificio di particolare valore architettonico-storico-ambientale ha imposto interventi di tipo conservativo dei prospetti principali e degli elementi architettonici e decorativi presenti. Il salone principale della Villa riccamente decorato con affreschi dell’epoca ed i soffitti lignei a cassettone anch’essi decorati, sono stati accuratamente restaurati. La destinazione finale degli edifici, per un totale 15500 mc, è quella residenziale.
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risanamento, attraverso un Piano di Recupero, della storica Villa Clari-Monzini nel Comune di Cassinetta
di Lugagnano, la villa più antica del luogo, probabilmente costruita tra la fine del XV secolo e i primi anni del
‘500, è stato l’oggetto del complesso progetto inteso a creare residenze in una
dimora storica, originariamente abitazione padronale nobile con annessi
servizi, quali cascina, torchio, stalle e grande parco retrostante. La villa si sviluppa su tre piani con un portico di
cinque campate a trabeazione liscia, con all’interno affreschi ottocenteschi.
La ricerca originale di un impianto simmetrico coinvolge non solo la facciata
della Villa ma anche le stesse pertinenze rustiche e tende ad ordinare l’intero
complesso edificato e le due corti rustiche attorno al medesimo asse di
simmetria su cui è organizzata la composizione della Villa padronale, in cui è
inglobata una piccola chiesa dedicata ad oratorio di Sant’Anna. Il complesso
della Villa Clari-Monzini fu frazionato nel tempo dai Monzini in appartamenti
ed affittata a diverse famiglie. Lo stato degli edifici era pessimo, dovuto
alla assoluta mancanza di manutenzione. I criteri posti alla base del progetto
di intervento sono stati una diretta conseguenza della lettura dello stato
attuale del complesso edilizio, dell’analisi della peculiarità e pregi
architettonici ed ambientali, delle condizioni statiche e manutentive degli
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ha imposto interventi di tipo
conservativo dei prospetti principali e degli elementi architettonici e
decorativi presenti. Il salone principale della Villa riccamente decorato con
affreschi dell’epoca ed i soffitti lignei a cassettone anch’essi decorati, sono
stati accuratamente restaurati. La destinazione finale degli edifici, per un
totale 15500 mc, è quella residenziale.